Il 26 Giugno ricorre il 41esimo anniversario della morte di Don Lorenzo Milani.
Per alcuni giorni parlerò di questo.
Chi era Don Milani? E' difficile parlarne, io sono forse quello meno indicato a farlo: ateo, bestemmiatore impenitente, "signorino" e mantenuto dalla famiglia, tanti privilegi e pochi obblighi. Tutto quello che Don Lorenzo odiava e metteva alla berlina.
Ritornando alla domanda bisogna dire che innanzi tutto Don Lorenzo era un prete, un sacerdote. E da questo punto credo non si possa prescindere nell'analizzare e nel leggere qualsiasi suo lavoro.
Era un sacerdote che però si occupava di temi sociali in maniera intransigente e che credeva nella scuola e nell'istruzione, nella sua scuola e nella sua istruzione. Condannava lo svago e chi lo proponeva, anche la Chiesa se necessario.
Ruvido fino quasi all'eccesso, spigoloso. Ma di una umanità unica e, per certi versi, irripetibile.
Questo è quello che, molto sinteticamente, mi viene in mente di Don Milani. Non è "la verità assoluta" ma solo mie riflessioni.
Adesso è stato preso in prestito da partiti ("I care"...vero Veltroni???) e da associazioni che difendono la scuola pubblica. E' stato chiamato "cattocomunista", "prete operaio", "prete rosso"...quante accuse ha patito nella sua vita. E' stato accusato di voler rovinare la scuola, di pretendere le promozioni facili, di aver fatto iniziare la decadenza della scuola.
Ma l'esperienza di vita e di scuola che Don Lorenzo ci ha lasciato è ingiusto iscriverle ad un partito o ad una associazione. Sono bel al di là.
E a chi sostenesse che l'insegnamento di Don Lorenzo è stato solo figlio del suo tempo (anni 50-60) consiglio di darsi un'occhiata in giro dopo aver letto i suoi scritti e vedere se non c'è ancora bisogno di lui. Chissà cosa penserebbe del nostro mondo: internet, playstation, cellulari, soldi facili, calciatori e veline.
Non voglio raccontarvi niente di più ma vi consiglio di leggere "Esperienza Pastorali", "Lettera a una professoressa", "Lettere di Don Lorenzo Milani", "Don Milani, chi era costui?".
Alcuni brani della "Lettera ai giudici" e della "Lettera ai cappellani militari" (sulla obiezione di coscienza) sono a questa pagina.
Termino citando solo una frase, contenuta in una degli ultimi "appunti" ai suoi ragazzi di Barbiana, poco prima di morire:
Per alcuni giorni parlerò di questo.
Chi era Don Milani? E' difficile parlarne, io sono forse quello meno indicato a farlo: ateo, bestemmiatore impenitente, "signorino" e mantenuto dalla famiglia, tanti privilegi e pochi obblighi. Tutto quello che Don Lorenzo odiava e metteva alla berlina.
Ritornando alla domanda bisogna dire che innanzi tutto Don Lorenzo era un prete, un sacerdote. E da questo punto credo non si possa prescindere nell'analizzare e nel leggere qualsiasi suo lavoro.
Era un sacerdote che però si occupava di temi sociali in maniera intransigente e che credeva nella scuola e nell'istruzione, nella sua scuola e nella sua istruzione. Condannava lo svago e chi lo proponeva, anche la Chiesa se necessario.
Ruvido fino quasi all'eccesso, spigoloso. Ma di una umanità unica e, per certi versi, irripetibile.
Questo è quello che, molto sinteticamente, mi viene in mente di Don Milani. Non è "la verità assoluta" ma solo mie riflessioni.
Adesso è stato preso in prestito da partiti ("I care"...vero Veltroni???) e da associazioni che difendono la scuola pubblica. E' stato chiamato "cattocomunista", "prete operaio", "prete rosso"...quante accuse ha patito nella sua vita. E' stato accusato di voler rovinare la scuola, di pretendere le promozioni facili, di aver fatto iniziare la decadenza della scuola.
Ma l'esperienza di vita e di scuola che Don Lorenzo ci ha lasciato è ingiusto iscriverle ad un partito o ad una associazione. Sono bel al di là.
E a chi sostenesse che l'insegnamento di Don Lorenzo è stato solo figlio del suo tempo (anni 50-60) consiglio di darsi un'occhiata in giro dopo aver letto i suoi scritti e vedere se non c'è ancora bisogno di lui. Chissà cosa penserebbe del nostro mondo: internet, playstation, cellulari, soldi facili, calciatori e veline.
Non voglio raccontarvi niente di più ma vi consiglio di leggere "Esperienza Pastorali", "Lettera a una professoressa", "Lettere di Don Lorenzo Milani", "Don Milani, chi era costui?".
Alcuni brani della "Lettera ai giudici" e della "Lettera ai cappellani militari" (sulla obiezione di coscienza) sono a questa pagina.
Termino citando solo una frase, contenuta in una degli ultimi "appunti" ai suoi ragazzi di Barbiana, poco prima di morire:
Caro Michele, caro Francuccio, cari gli altri...
...
...
ho voluto più bene a voi che a Dio, ma ho speranza che lui non stia attento a queste sottigliezze e abbia scritto tutto al suo conto...

1 commento:
Altro che Pierini io e te: Don Lorenzo ci avrebbe preso a badilate. E mica avrebbe fatto male.
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