venerdì 10 ottobre 2008

il mio lavoro


Capita spesso, come è del resto normale, che mi chiedano quale sia il mio lavoro. Non è mica un segreto: guido le ambulanze. Ora detta così sembra che sia tutto il giorno in giro in realtà coordino una realtà fatta di volontari e collaboratori, cerco di gestire al meglio il gran numero di servizi che si susseguono e risolvo le piccole beghe quotidiane: da pulire i mezzi a portarli dal meccanico, da convincere chi non vuole più fare servizio a cucinare per i volontari in turno (ebbene si anche questo) e tante altre mansioni che svolgo credo con competenza.
Ora vorrei capire come mai la gente "disprezza" questo lavoro: la risposta più gentile che mi hanno fatto è stata..."e ti butti via così per questo lavoraccio", storcendo il muso in una smorfia.
Eppure siamo sempre a diretto contatto con il "pubblico", siamo i primi a prenderci le peggiori accuse per l'inefficienza del sistema sanitario, siamo quelli sui quali i pazienti riversano le frustrazioni e i timori, le paure e le ansie.
Eppure siamo bravi! Cazzo se siamo bravi! Facciamo dei servizi di una qualità e di una efficienza che se li sognano nel resto del mondo...
Io sono orgoglioso di quello che faccio, lo faccio con passione e con dedizione e non come ripiego.
Stai a bada se al mondo ci devono essere solo avvocati e notai, ingegneri e architetti. Perchè questi farebbero lavori degni e rispettabili mentre io no?
Proprio non capisco...

Mi sembro sempre di più Ben Stiller in "ti presento i miei" quando Owen Wilson gli chiede che lavoro faccia e lui risponde "l'infermiere" e di controrisposta "che bello, anch'io ho sempre sognato di fare volontariato" e Ben: "si anch'io, solo che mi pagano".

3 commenti:

Unknown ha detto...

potresti sempre raccogliere sperma di cavallo.

Lorenzo C. ha detto...

ahah

Grazie per il link al mio post!

Anonimo ha detto...

Hai il mio appoggio... In genere a me capita di dover dire, per brevità, che faccio il commesso in attesa di laurearmi. Alla conseguente successiva domanda, sempre per brevità, sono spesso costretto a rispondere che studio per fare il falegname... :-(